pompelmo citrus paradisi
Il pompelmo è un agrume che necessita di un clima molto caldo.
Coltivare un albero di pompelmo è facile per chi abita nelle zone più calde, ma in alternativa si può anche allevare in vaso

Originario delle Barbados (uno dei pochi agrumi non proveniente dall'Asia), il pompelmo, secondo alcuni autori, è un ibrido naturale tra Citrus maxima (pomelo) e Citrus sinensis (arancio dolce); secondo altri è una mutazione del pomelo. Arrivò in Florida alla metà dell'800 e in Italia alla fine degli anni 60.

Com'è fatto il pompelmo

Il pompelmo (Citrus paradisi) è un albero molto vigoroso, alto fino a 12 m e larga fino a 9 m, con vigorose e profonde radici fittonanti, forma tondeggiante e fogliame denso.
Le foglie sempreverdi sono grandi (fino a 15 cm di lunghezza), ovate e di colore verde scuro, con picciolo alato e una spina flessibile all'ascella.
I fiori sono grandi (fino a 3 cm di diametro), bianchi, solitari o riuniti (anche 20) in infiorescenze ascellari (da cui deriva il nome inglese di "grapefruit", frutti riuniti in grappoli).
I frutti sono bacche chiamate “esperidi”, grosse (fino a 2 kg di peso), tondeggianti, con buccia giallo chiaro o color salmone in base alle varietà, e albedo bianca e spugnosa molto consistente.
La polpa, costituita da 11-14 spicchi, è succosa, amarognola-acidula, gialla o rosa-rosso a seconda della varietà. I semi sono bianchi. I frutti sono destinati al consumo fresco (i più piccoli) o all'industria per la produzione di succhi (i più grossi).

La produzione incomincia dopo il quarto anno di vita. La maturazione avviene tra gennaio e marzo per le varietà con semi, mentre le apirene prolungano la raccolta fino a maggio. I frutti si staccano tagliando con le cesoie il picciolo in modo da mantenere attaccata la rosetta. Si conservano al buio e al fresco in cassette di legno o di plastica per 3-4 settimane.

Le varietà consigliate

Le cultivar industriali si classificano in base a epoca di maturazione (precoci, medie e tardive), colore della polpa (chiara o pigmentata), e presenza di semi (con semi, idonee per l'industria, o apirene, adatte al consumo fresco).

Fra le più diffuse ricordiamo le apirene Marsh (a polpa chiara), Redblush, Star Ruby, Thomson o Pink Marsh, Flame, Rio Red, Foster e McCarty, tutte a polpa pigmentata; mentre Duncan, a polpa chiara, è ricca di semi e resiste alle basse temperature.

Per una coltivazione amatoriale, anche in vaso, sono indicate Marsh, Duncan, Pink Marsh, Royal, Sotchi, Poorman, Sunrise e Star Ruby.

I portainnesti

I migliori sono l'arancio amaro, il citrange, l'arancio trifogliato e il Flying Dragon.

L'arancio amaro (Citrus aurantium) offre una buona adattabilità a diversi tipi di suolo, un buon vigore e una discreta longevità; resiste anche a temperature rigide, alla gommosi del colletto e ai marciumi radicali, ma è sensibile al mal secco e alla tristeza.

Il citrange (Citrus sinensis x Poncirus trifoliata, tipi Troyer, Carrixo, C35) dalle approfondite richiede terreni sciolti, resiste ai nematodi, offre una media vigoria, una discreta produttività e una buona qualità.

L'arancio trifogliato (Poncirus trifoliata) è utile su terreni compatti, ma non calcarei, resiste al gelo e alle malattie tranne che al virus dell'exocortite; garantisce una buona produttività.

Flying Dragon (Poncirus trifoliataMonstruosa’) viene utile per l’effetto nanizzante ed è idoneo per piante da coltivare in vaso. Resiste al freddo, a diverse malattie fungine e virali, tranne l’exocortite.

Come si coltiva il pompelmo

Viene coltivato in piena terra in Sicilia, Calabria, Campania e sulla Riviera ligure di Ponente. Nelle altre zone va allevato in vaso da ricoverare in veranda o in una stanza fresca tra ottobre e aprile.

Necessita di un clima caldo, quasi subtropicale, con temperature ideali tra 20 e 28 °C (entra in riposo a 7 °C e soffre già a 5 °C), un’esposizione ben soleggiata e una posizione riparata dai venti. Predilige i terreni sciolti, di medio impasto, profondi, molto fertili, con un buon drenaggio e ricchi di sostanza organica; non sopporta quelli compatti e calcarei.
La messa a dimora si effettua in inverno, con distanza di 6 m sulla fila e 5 m tra le file; nella buca va posto abbondante concime chimico ternario NPK. L’irrigazione è indispensabile dall’allegagione fino allo sviluppo completo dei frutti. Anche la concimazione è fondamentale: oltre agli apporti annuali di concime organico in autunno e concime chimico per agrumi in primavera, sono necessarie concimazioni fogliari da maggio a ottobre. Si innesta a corona.

La forma di allevamento naturale dell’albero è a globo, ed è anche quella utilizzata dagli agrumicoltori professionisti, perché richiede pochissimi interventi cesori e offre una buona produzione di frutti.

Riguardo alla potatura, leggeri interventi cesori servono ogni anno a fine inverno per ridurre l'alternanza di produzione. Si diradano i rami misti per favorire l’arieggiamento della chioma, e si eliminano i succhioni al piede dell’albero, i rami rotti, secchi o malati.

Quanto alla coltivazione in vaso, le piante su portainnesto nanizzante, create apposta per la vita in vaso, possono vivere per qualche decina d’anni, con l’accortezza di ripararle d’inverno, e annaffiarle e concimarle molto d’estate.

Le malattie e i parassiti del pompelmo

Fra le malattie fungine le più temibili sono il mal secco e la gommosi del tronco. Tra gli insetti vanno controllati il tripide degli agrumi, la cocciniglia cotonosa-solcata, il cotonello, la cocciniglia mezzo grano di pepe e altri tipi di cocciniglie, la tignola della zagara. Molto importanti sono poi le parassitosi da acari, come l’acaro rugginoso e i ragnetti rossi. Tra le virosi si ricordano l’exocortite e la tristeza.

Pompelmo, agrume per climi caldi - Ultima modifica: 2020-05-13T07:11:48+02:00 da Redazione GI