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La pernettya è un'acidofila: per questo spesso si coltiva in vaso.
In autunno si trova in vendita la pernettya, piccolo arbusto acidofilo ideale da coltivare in vaso per le vistose bacche viola. Ecco come coltivarla

Con un nome curioso che deriva da quello del monaco benedettino illuminista, Antoine Joseph Pernetty, che la importò dal Cile, Pernettya mucronata viene oggi ampiamente coltivata soprattutto nella varietà Rosea, le cui bacche hanno un vivace colore che talvolta vira al viola.

I fiori tardo-primaverili sono bianchi o rosati seguiti da bacche molto decorative. La pianta è dioica: le bacche appaiono sugli esemplari femminili se nelle vicinanze c'è una pianta maschile, che normalmente non produce frutti, ma talvolta gli esemplari maschili curiosamente producono anch'essi qualche bacca.

Si tratta di una pianta parente delle eriche: è infatti catalogata nella famiglia delle Ericacee, e come tutte le specie di questa famiglia ha una propensione per i terreni privi di calcare, leggeri e fertili, come quelli che trova nelle sue zone d'origine, boschive e popolate da conifere i cui aghi provvedono, durante la decomposizione, ad arricchire il terreno di sostanza acida.

Come coltivare la pernettya

  • Piccolo arbusto sempreverde dal portamento cespuglioso e compatto, la pernettya ha piccole foglie appuntite che le sono valse il nome inglese di 'prickly heat', testa spinosa, anche se in realtà la pianta non è affatto spinosa.
  • Si sviluppa in altezza fino a poco più di un metro ma normalmente le piante che vengono commercializzate in autunno sono di piccola dimensione, non oltre il mezzo metro, ideali quindi per vasi e fioriere. Soprattutto se in giardino il terreno non è sufficientemente acido o, peggio, è calcareo, la coltivazione in vaso rappresenta l’unico modo per godere di questa graziosa piantina.
  • Si utilizza in piena terra, con suolo acido, per il giardino roccioso o per formare basse siepi e bordure.
  • Scegliete un contenitore in plastica, di diametro di 24 cm per una pianta alta 30 cm e rinvasatela ogni due anni in una misura in più, utilizzando un substrato acido, torboso, fertile, umido e ben drenato (perfetto il terriccio per acidofile che si trova in commercio).
  • Le annaffiature saranno regolari, più abbondanti in primavera-estate e contenute d’inverno per evitare che il terreno rimanga intriso d'acqua. Fate molta attenzione al drenaggio anche sul fondo del vaso: dovendola annaffiare spesso per mantenere la giusta umidità, è però necessario che l’acqua in eccesso possa scolare dal fondo del vaso, per evitare il marciume radicale, segnalato da un improvviso appassimento e deperimento della pianta, in genere irreversibile.
  • Tenetela in ombra luminosa, al massimo a mezz’ombra nelle zone più fredde, ma mai in piena estate. La pernettya infatti non tollera il caldo ed è poco indicata nel Sud, soprattutto costiero: la sua temperatura ideale spazia tra –15 e +25 °C; resiste quindi al gelo senza nessuna precauzione.
  • Tra maggio e settembre deve essere annaffiata con regolarità e in abbondanza, riducendo molto le annaffiature nei restanti mesi e operando sempre appena prima che il terriccio si sia asciugato; utilizzate solo acqua decalcificata.
  • Concimatela in aprile e in settembre con un prodotto granulare a lenta cessione per acidofile.
  • Non va potata, solo se è necessario riformatela per ridurre l’ingombro, in febbraio.

Cosa abbinare alla pernettya

• Essendo un'Ericacea, la pernettya ha affinità con le sue "parenti", come l'erica che ben si accosta anche in fatto di bellezza stagionale.

• Bene anche l'accostamento con la cugina Gaultheria procumbens, che viene spesso coltivata anche come pianta da giardino (mentre la pernettya è molto spesso utilizzata prevalentemente in vaso).

• In autunno è splendido l'accostamento con altre specie da bacca quali il piracanta, i viburni, le roselline da bacca e la skimmia.

Pernettya dalle bacche viola: come coltivarla - Ultima modifica: 2021-01-12T18:29:50+01:00 da Redazione Passione In Verde