L’aroma della menta è noto a tutti. Ora scoprite con noi come coltivare la pianta e usarla in cucina

Come riconoscere la menta

La mentuccia è una pianta erbacea perenne, alta fino a 50 cm, dotata di un rizoma che produce stoloni. Il fusto, eretto e quadrangolare, è ramoso in alto. Le foglie sono opposte, picciolate, lanceolate con margine dentato. In luglio, i fiori rosati si riuniscono in infiorescenze apicali molto lunghe. Le specie e le varietà di menta sono più di 50.

La coltivazione della menta

Semina/trapianto: seminate in singoli vasetti di torba (febbraio-marzo) o direttamente a dimora (marzo-maggio); trapiantate in vaso più grande o in piena terra dopo circa 40 giorni. Mantenete sempre il terriccio molto umido.

Cure: si coltiva in tutta Italia in vaso di plastica (diametro minimo 24 cm per una pianta) o in piena terra; non teme né il gelo né il caldo torrido. Vuole un substrato per piante da giardino, oppure un terreno alcalino, ricco, fresco, sciolto e drenato; non fate mai mancare l'acqua, soprattutto in estate in vaso. Tenetela a mezz'ombra o ombra e concimatela in primavera-estate. In piena terra trattatela da annuale o delimitatela in uno spazio preciso, altrimenti è molto invadente grazie agli stoloni. Si può anche riprodurre tramite talee di stoloni in primavera o autunno. Teme moltissimo la siccità.

Malattie e parassiti: nessuno.

Specie e varietà: La cultivar più nota è la Mentha x piperita, da cui si ricava l’essenza di menta piperita, utilizzata solo a scopo aromatico nei medicinali, dentifrici, chewing-gum, sciroppi e tutti i preparati in cui è richiesto l’odore forte; nel piatto, la menta piperita è assolutamente sconsigliata perché il suo aroma è talmente intenso da “ammazzare”, anche a dosi minimali, ogni altro sapore e da risultare perfino sgradevole; ne è stata ricavata la cultivar ‘Mojito’. Hanno invece un profumo e un gusto più delicato, e quindi sono ottime in cucina, Mentha spicata (menta romana o mentastro verde, e la cultivar ‘Marocchina’), M. longifolia e M. rotundifolia. “Mentuccia” è un termine comune che viene utilizzato per designare tre specie botaniche: Mentha suaveolens, M. pulegium (poleggio) e Calamintha nepeta (chiamata anche “menta di montagna”), le prime due più forti della terza, ma tutte meno intense delle mente di cui sopra.

Consociazioni e rotazioni: con il crescione, unica specie che, come la menta, vuole una terra sempre inumidita.

Raccogliere e conservare la menta

In cucina si utilizzano le foglioline, da raccogliere tra maggio e settembre. Sarebbe meglio raccoglierle al momento dell’utilizzo, ma, se non fosse possibile, i rametti si conservano per 3-4 giorni immergendo i gambi in un bicchiere d’acqua.

Per essiccarli, appendete i rami a testa in giù in luogo ombroso e aerato. Una volta secchi, le foglie si staccano e si conservano in vasi di vetro ben chiusi. Si utilizzano per tisane.

Il congelamento è del tutto sconsigliato perché le foglie si riducono a poltiglia.

Menta: proprietà benefiche

Non è solo un gradevole aroma: la menta contiene un olio essenziale, a base di mentolo (50-80%), mentone, mentofurano, cineolo e pulegone, che tonifica e stimola tutto l'organismo e placa le fermentazioni dell'apparato digerente, purificando l'alito, favorendo la digestione, aiutando l'espulsione di gas intestinali, e disinfettando le vie gastrointestinali. Regola l'appetito, sia in eccesso che in difetto.

È antispasmodico, soprattutto nei confronti dell'addome ed è un blando analgesico locale.

Per sfruttare le sue numerose proprietà curative, vedi la Farmacia verde con la menta.

Come usare la menta in cucina

L’aroma intenso ma delicato insaporisce piatti salati come zuppe e minestre, stufati, pollame, polpette di carne, pesce e crostacei, carni e verdure alla griglia (perfetta con le melanzane), insalate, frittate, ricotta e salse, compresa quella classica di pomodoro. Dà un tocco in più alle verdure sott'olio, e non manca nel cous-cous. In Gran Bretagna la mintsauce accompagna la carne d'agnello. Si usa anche con i dolci, soprattutto al cioccolato o al limone. Il tè alla menta nei Paesi arabi sostituisce l'alcol.

Spezzettatela con le dita e non aggiungetene troppa, altrimenti copre ogni altro sapore.

Non utilizzate la menta piperita, il cui aroma è troppo accentuato e sgradevole.

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