Malva, rimedi naturali e ricette di cucina

La malva è una pianta spontanea dalle spiccate proprietà emollienti e calmanti. Si utilizza in erboristeria ma anche in cucina. Con la ricetta del risotto alla malva

La malva la vediamo occhieggiare quasi ovunque, persino nelle scarpate dell'autostrada, nelle povere aiuole spartitraffico, in qualche angolo di verde in città... La malva, con i suoi fiori violetti, sembra capace di vivere di nulla, ma sa dare molto per la nostra salute.

La malva era apprezzatissima da Orazio e Cicerone che ne facevano ampio uso. Il nome deriva dal termine greco che significa “rendere molle”, è infatti ricca in mucillagini e le sue proprietà emollienti sono ben note. Viene usata in infusi per lenire piccole infiammazioni, mentre le giovani foglie e anche i fiori si possono mangiare crudi in insalate insieme al tarassaco, al Chenopodium bonus-henricus e ai petali della Calendula.

Prende il nome dalla malva un’importante famiglia botanica, quella delle Malvacee, avente al suo interno ibischi, abutilon, pavonie, fino alla pianta del cotone, Gossypium, arbustiva, al rosso fiammeggiante Malvaviscus, grande arbusto, e a piccoli alberi quali Lagunaria patersonii che si ricopre di fiori rosa in estate.

Dove trovare la malva

Allo stato selvatico, Malva sylvestris è una specie comune dal mare fino alla montagna, in aree ben esposte al sole. Ama i terreni ricchi di nitrati e la si incontra facilmente in prati incolti, su ruderi e detriti, e spesso viene combattuta come infestante nei praticelli di città. Perenne o talvolta biennale, è ampiamente naturalizzata in Europa, Nord Africa e Asia temperata.

I fiori rosa, a imbuto più o meno piatto con venature violette, sbocciano in giugno e continuano fino ad agosto; le foglie alterne sono poco lobate.

Come coltivarla

Si moltiplica da seme, ma è meglio piantare gli esemplari acquistati in vasetto entro la fine della primavera, in terreno lavorato e ben concimato dove le piantine crescono molto rapidamente. Vuole suoli umidi ma ben drenati, meglio in pieno sole.

Si tratta di una specie robusta, non soggetta a parassiti animali; può essere attaccata dalla ruggine, malattia crittogamica che colpisce le foglie con l’arrivo dell’inverno e difficilmente viene risolta; per evitare il ripetersi del problema sarà bene spostare la coltivazione in un’altra area del giardino.

Alcune varietà ('Mystic Merlin', 'Zebrina', 'Primley Blue') trovano impiego a scopo ornamentale perché i fiori sono molto belli.

Simile a Malva sylvestris è Malva moschata, ma non ha gli stessi effetti erboristici. Ha un gradevole odore di muschio fresco; si coltiva in bordure essendo una pianta perenne facile e longeva, adatta anche al terreno calcareo e povero. I fiori sono violetti o rosa ma esistono anche varietà a fiore bianco. Fiorisce continuamente da giugno a settembre e resiste anche a occasionali periodi di siccità.

Raccolta e conservazione

I fiori vanno raccolti appena schiusi e fatti asciugare all’ombra in ambiente ventilato. Si utilizzano anche le foglioline, prima che la pianta abbia formato i fusti semilegnosi. Si possono disidratare anche esponendole direttamente al sole per qualche giorno.

Proprietà fitoterapiche

Pianta medicamentosa molto nota fin dalla remota antichità, è ancora oggi una delle erbe più usate nelle erboristerie e nella chimica farmaceutica. Contiene sostanze che svolgono un effetto emolliente e protettivo sulla pelle e sulle mucose interne ed esterne, oltre che un’azione moderatamente lassativa. Per le sue proprietà calmanti e decongestionati si utilizza anche per l’igiene del cavo orale e trova impiego nella cosmesi naturale.

  • Con la malva si curavano un tempo le tonsille infiammate; il decotto di erbe e di fiori andava bevuto tiepido nelle ore serali: era il famoso “olio di San Biagio”.
  • Il decotto di malva e ortica è un antico rimedio per aiutare a regolarizzare il ciclo mestruale.
  • Si riteneva anche che la malva avesse un potere afrodisiaco tanto per l’uomo quanto per la donna.
  • L’effetto lassativo della malva è moderato: è quindi indicato per aiutare il metabolismo a ristabilizzarsi, ad esempio dopo un lungo viaggio in aereo.
  • La pelle scottata dal sole trarrà giovamento da un bagno tiepido arricchito con un litro di infuso di malva concentrato.
  • Un pediluvio in acqua con infuso di malva allevia la fatica di chi è rimasto a lungo in piedi.
  • Preparate un infuso di foglie e fiori e tenetelo a portata di mano nelle sere estive perché è in grado di calmare le irritazioni epidermiche dovute alle punture di zanzara.

La cucina con la malva

I germogli, le foglioline e i fiori freschi di malva possono essere ingredienti gradevoli per molti piatti estivi che saranno in grado di svolgere un efficace effetto antinfiammatorio. Un tempo si usava raccogliere i fiori ancora chiusi per trattarli come si fa con i fiori di cappero, conservandoli sotto sale o sott’aceto.

Le foglie si possono consumare come un’ottima verdura cotta, da unire a frittate, risotti e minestre (in questo caso vanno liberate dalla costolatura e finemente tritate). Una volta cotte, le foglie possono anche essere conservate nel congelatore, mentre i fiori vanno consumati freschi e colti al momento.

La ricetta: risotto alla malva

Ingredienti per 4 persone: 250 g. di riso, 10-15 foglie di malva, brodo, Parmigiano Reggiano grattugiato, 30 g. di burro, olio d’oliva, 1/2 bicchiere di vino bianco secco, un po’ di cipolla, sale e pepe.

Preparazione: tagliate a piccoli pezzi delle foglie di malva e fatele sobbollire nel brodo per dieci minuti. Tritate molto finemente della cipolla e mettetela in una casseruola insieme a olio d’oliva e poco burro, fate cuocere piano fino a che la cipolla non imbiondisce. Versate il riso, mescolate accuratamente e, a fuoco vivo, lasciate cuocere per qualche minuto. Salate, pepate, rimestate ancora, quindi bagnate con il brodo contenente le foglie di malva. Portate a ebollizione, coprite, poi passate rapidamente in forno ben caldo e lasciate per venticinque minuti. Togliete dal forno, sistemate il riso in un piatto fondo di portata, mantecate con un po’ di burro quasi liquido. Servite il riso alla malva ben caldo con Parmigiano grattugiato e decorato con fiori di malva freschi.

 

Malva, rimedi naturali e ricette di cucina - Ultima modifica: 2019-10-22T08:01:00+02:00 da Redazione Passione In Verde