laburnum watereri vossii maggiociondolo
Laburnum watereri vossii, maggiociondolo dalla fioritura strepitosa.
Fra aprile e maggio fiorisce il maggiociondolo, arbusto rustico che vive bene dalla pianura alla montagna senza particolari cure

Negli ultimi anni il maggiociondolo (Laburnum anagyroides, famiglia Leguminose) è stato un po’ trascurato dalle “mode giardinieristiche” ed è un vero peccato, perché questo leggero cespuglio dona un tocco in più al giardino ecosostenibile.

Essendo una leguminosa, ha l’utile caratteristica di non aver bisogno di concimazioni azotate, perché le sue radici fissano l’azoto atmosferico e, anzi, arricchiscono il suolo di questo prezioso elemento, favorendo così anche le piante disposte nelle sue vicinanze.
Inoltre si adatta a qualsiasi tipo di terreno, pesante, sciolto, povero, sassoso ecc. e di clima (vive bene dalle coste fino ai 1.400 m di quota).

Richiede annaffiature regolari solo nel primo anno dopo l’impianto: poi le sue radici potenti si approfondiscono nel terreno cercando da sole l’acqua sotterranea. Eventualmente, può essere necessaria qualche annaffiatura solo nelle zone di mare in piena estate.

Com'è fatto il maggiociondolo

Arbusto o piccolo albero leggero, con tronco diritto, ramificato alla base, corteccia verdastra, rametti giovani ricoperti di una fitta peluria grigiastra, rami adulti lunghi, arcuati e flessibili.

In climi freddi rispetta ancora il suo nome e fiorisce in maggio (in pianura ormai anche a metà aprile: lo chiameremo "aprilciondolo"?), riempiendosi di lunghi (fino a 25 cm) grappoli penduli color giallo limone, profumati: può essere allevato a cespuglio o ad alberello (altezza max 6 m). Più in generale, tra la fine di aprile e la metà di maggio, a seconda delle zone geografiche e dell’andamento climatico, appaiono i grappoli color limone a cui seguono i baccelli, scuri e lunghi 5 cm, in estate. Rimane gradevole anche durante l’estate, per la forma spontaneamente aggraziata e il fogliame leggero.

Le foglie, caduche, sono alterne, con un picciolo di 3-4 cm e tre foglioline ovato-ellittiche, con pagina superiore verde e inferiore con peli sericei bianchi.

Dove coltivarlo

Sopporta egregiamente il gelo (fino a –25 °C), mentre teme le siccità prolungate. Ama posizioni soleggiate e terreni calcarei, ma tollera anche suoli leggermente acidi, sabbiosi, profondi e umidi.

Preferisce i climi freddi, ma può resistere anche al mare, in posizione ventilata ma non esposta a venti salsi. Gradisce un suolo fresco e fertile, ma si adatta anche ad altre situazioni. Non desidera concimazioni perché, come tutte le leguminose, è in grado di utilizzare l’azoto atmosferico. Non richiede potature, salvo che per la rimonda e la riforma.

Utilizzatelo come cespuglio isolato oppure per il consolidamento di scarpate e rive ghiaiose, grazie al notevole sviluppo radicale.

Per una fioritura letteralmente strepitosa, scegliete L. x watereri ‘Vossii’, varietà ornamentale caratterizzata da grappoli più lunghi e penduli, adatto anche a ricoprire pergolati.

Attenzione: tutta la pianta è ricca di alcaloidi molto tossici anche in quantità minime. È sconsigliata in presenza di bambini o animali.

Per approfondire

ALBERI E ARBUSTI
Manuale di riconoscimento delle principali specie ornamentali
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