Sono belle le felci, come coltivarle e sistemarle al meglio, però, è un percorso che va affrontato dopo essersi preparati bene. Scopri come.

Con il nome di “felci d’appartamento” si intendono svariate specie spontanee che si sono ben adattate alla coltivazione in vaso, per es. Adiantum capillus-veneris (capelvenere), Athyrium filix mas (felce maschio), Nephrolepis exaltata (felce di Boston) e altre.

In generale, sono piante del sottobosco dell’emisfero boreale (Europa, Asia, America), con l’aspetto felciforme, sempreverdi, con fronde (così si chiamano le foglie delle felci) lunghe 15-50 cm, di colore verde da chiaro a intenso, arrotolate appena si sviluppano, poi pianeggianti e infine arcuate all’ingiù a formare una bella cascata verde.

Asplenium
Asplenium

Le felci: dove metterle

 Sono piante splendide in vaso da tenere appeso oppure appoggiato su un piedistallo da dove le fronde possano ricadere liberamente e con grande eleganza.

Non sono però facili da mantenere, perché hanno un’elevata richiesta di umidità che non sempre si riesce a fornire nei comuni appartamenti, tanto che soffrono terribilmente se collocate in una stanza dove l’aria è secca o vicino a un termosifone.

La loro posizione ideale è nella stanza da bagno o, in subordine, in cucina per le felci di origine tropicale. Anche la camera da letto, se non troppo riscaldata, può andar bene. Quando nessuno dei locali a disposizione è adatto, bisogna vaporizzare ogni giorno le fronde con acqua lasciata riposare per un giorno nella pompetta. Inoltre, nel sottovaso uno strato di ghiaia o di argilla espansa mantenuto sempre coperto da un dito d’acqua aiuta molto.

Adiantum capillus-veneris
Adiantum capillus-veneris

Pianta di felce: come coltivarla

Esposizione: luminosa ma senza raggi diretti a colpire la superficie delle fronde per non bruciarle.

Temperatura: ideale fra 10 e 20 °C, soffrono molto a temperature superiori.

Precauzioni invernali/estive: da aprile a ottobre si spostano in esterni, in luogo ombroso; nei restanti mesi devono vivere in casa.

Vaso: in plastica di diametro di 16 cm per una pianta di 20 cm di larghezza. Rinvasate ogni 2-3 anni in un contenitore di una misura in più.

Terra: a reazione acida (le felci sono tendenzialmente acidofile), quindi a base di torba. Una miscela idonea comprende due parti di torba, mezza di buona terra da giardino e mezza di sabbia di fiume.

Acqua: il terriccio deve rimanere sempre leggermente umido (non fradicio), bagnando nel sottovaso (e togliendo l’acqua rimasta dopo 30 minuti) o immergendo il vaso in una bacinella d’acqua per 30 minuti. Anche l’acqua per l’annaffiatura è bene che non sia calcarea.

Concime: da marzo a settembre nell’acqua d’irrigazione un fertilizzante liquido per piante verdi ogni 3 settimane.

Potatura: eliminare alla base le fronde secche.

Moltiplicazione: per divisione dei cespi ormai molto grandi, tra maggio e luglio.

Felce: pianta da curare

Non hanno nemici, se non la scarsa umidità ambientale, che secca le fronde a partire dalle punte e le scolorisce lungo tutto l’asse.

Per approfondire

PIANTE D'APPARTAMENTO
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1034 - Ultima modifica: 2018-11-12T17:04:20+01:00 da Claudia Notari
Felci: come coltivarle e sistemarle al meglio - Ultima modifica: 2018-11-12T17:05:05+01:00 da Claudia Notari